venerdì 28 luglio 2006

Tutti sono necessari, nessuno è indispensabile

"Tutti sono necessari, nessuno è indispensabile" è una frase spesso usata, e abusata, nel mondo del lavoro. Cosa è necessario e cosa è indispensabile? Dire che si è necessari ma non si è indispensabili implica la spersonalizzazione del lavoro, nel senso che il lavoro che stai facendo lo può fare chiunque altro.
Io sostengo che non è così.
Indispensabile è la cosa o la persona di cui non si può fare a meno! Dire che un lavoro "non è indispensabile ma necessario" è una inconguenza: si sta svolgendo un lavoro che "non serve"! Ma la frase in causa è riferita alla persona ("tutti") e non al lavoro. Esistono delle attività indispensabili al fine del raggiungimento di un obiettivo, per esempio la produzione di un bene o di un servizio. Se una persona X vanifica tale obiettivo e, al contrario, la persona Y riesce a svolgere bene l'attività, allora possiamo dire che la persona Y è "indispensabile" per il raggiungimento dello scopo "rispetto" alla persona X. Ogni persona lavora in modo differente da un'altra persona; questo concetto è valido per qualsiasi lavoro, anche quello che può sembrare il più banale: l'operaio che ha fissato male o, addirittura, non ha fissato una tavola di legno sull'impalcatura rischia di ammazzare se stesso o un collega o un passante! Questo operaio era necessario per svolgere quel lavoro, ma, nello svolgimento della sua attività, era indispensabile una maggior attenzione! La differenza che c'e' tra un lavoratore e l'altro è la modalità di svolgimento delle varie attività per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Poniamo il caso che un datore di lavoro ha la necessità di assumere un impiegato. Se il datore di lavoro è bravo allora sa che vi sono delle cose indispensabili da tener conto nella scelta del personale: è indispensabile che il lavoratore sia diligente, che travasi le conoscenze acquisite, che riesca a rimediare bene e subito agli errori fatti, che sia onesto, che sia disponibile, che pretenda il giusto, che non crei difficoltà a se stesso o agli altri.
Quanto detto sopra implica la meritocrazia. Io, lo dico subito, non sono un fanatico della meritocrazia. Credo che la meritocrazia sia necessaria ma ... non indispensabile. Dal mio punto di vista è meglio un "merge" tra meritocrazia e avanzamento per anzianità. Ma questo è un altro argomento!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

good start