lunedì 8 dicembre 2008

Italian connection

Italian connection è un blog di attualità sociali, politiche ed economiche. Molti post del blog riportano notizie in materia di crisi finanziaria ed economica.
Il blog nasce il 9 Novembre 2008. I post sono sia in lingua italiana [ITA] che in inglese [EN].
Il link è:

Ecco la lista dei post che manterrò sempre aggiornata.

Aggiornata al 18/04/2009

Uno spiraglio di ripresa economica?

Rallentamento o stazionamento?
La recessione rallenta ma non si ferma. Le iniezioni di denaro hanno drogato i mercati. E' difficile adesso riuscire a capire cosa è sano e cosa è drogato!

La 19° settimana

La ripresa dei mercati
Gli opinion leader sono divisi nel valutare questo periodo di ripresa economica. Ci sarà una caduta?

Delocalizzazione

Delocalizzazione delle commesse
Le commesse come aiuto allo sviluppo di paesi in grado di svilupparsi. E' un segno dei tempi.

A terra (parte prima)

Aprile 2009
Cosa accardà tra il 5 aprile e il 7 di maggio 2009? Secondo Joern Berninger ...

Non comprate titoli di stato

Comprare Titoli di Stato?
Ci sono esperti finanziari che sostengono che non è il momento di acquistare Titoli di Stato.

Aggiotaggio

Cosa è l'aggiotaggio e come viene punito
Da Wikipedia l'articolo 501 del codice penale sull'aggiotaggio.

Dalla deflazione all'inflazione

Forte deflazione nell'area euro
Dalla deflazione all'inflazione il passo è breve. Joern Berninger "prevede" una più forte deflazione nell'area euro.

Contrordine: affondate il Titanic

Aprile 2009
C'è gente che crede ancora che la crisi non la toccherà minimamente. Joern Berninger in questo post "prevede" che aprile 2009 sarà un test per vedere l'evoluzione di questa crisi.

Disoccupazione e deflazione

Disoccupazionee deflazione
Joern Berninger evidenzia la correlazione tra disoccupazione e deflazione. Gli scenari futuri di questa crisi sono veramente oscuri.

I video di Eugenio Benetazzo

Eugenio Benetazzo su YouTube
Eugenio Benetazzo preferisce i videoclip che le pagine web. Da YouTube ecco la lista dei suoi video.

Structured Investment Vehicle

La critica dei banchieri
Joern Berninger è stato criticato per un post su Citigroup, una banca che "ha quasi 2 trilioni di dollari fuori bilancio in molte migliaia di SIV [ndr Structured Investment Vehicle]"

Banche affidabili e inaffidabili

Il voto alle banche
Eugenio Benetazzo compila una lista di "Presunzione di Affidabilità" delle banche italiane.

Quantitative easing

Alleggerimento quantitativo
Gli inglesi hanno avvistato la punta dell'Iceberg? No, hanno solo varato il Titanic. Il peggio deve ancora venire.

Truning point

Punto di svolta
La traduzione di un articolo del guru dell'economia Joern Berninger. Il Titanic sta affondando. E' il suicidio economico.

Sciopero virtuale e posti di lavoro persi

Sciopero vs posto di lavoro
La regolamentazione dello sciopero non aiuterà minimamente a superare la crisi economica

Protezionismo

Protezionismo o anti protezionismo?
Il protezionismo è una lama a doppio taglio. Ma di e cosa ci si deve proteggere? All'Italia conviene il protezionismo? Si, secondo Benetazzo.

Point of no return

Valori e Regole
La crisi è al point of no return. All'uscita del tunnel ci si accorgerà che le cose non saranno più come prima.
Saranno necessari nuovi Valori e Regole.

Mastella nel PdL

Con Mastella nel PdL che cambierà
Il PdL si sposta più al centro e il PD più a sinistra.
Che fine faranno le amministrazioni locali che governano con l'UDEUR?

Automotive

Il futuro dell'automobile
Ci saranno 5 o 6 costruttori di auto nel mondo?

CAI-Alitalia, il low cost, la politica

Il trasporto in Italia
Esiste una linea programmatica nel trasporto? No!

Il PPEC correrà sa solo?

ITA - Il PPEC correrà sa solo?
Il partito "Protagonisti per l'Europa Cristiana" di Magdi Cristiano Allam, correrà da solo o si coalizzerà con altri partiti di centro?

Italia in default?

ITA - L'Italia fallirà?
Joern Berninger dice "Si" o avrà una forte inflazione.
I dati del FMI.
EN - Italy will fail?
Joern Berninger says "Yes" or will have a strong inflation.
The datas of the IFM.

Joern Berninger su Obama

ITA - Obama sarà deludente?
Joern Berninger dice "Si"
EN - Obama will be a disappointment?
Joern Berninger says "Yes"

Che sarà dell'Italia? Ce lo dice Benetazzo.

ITA - Eugenio Benetazzo e il futuro dell'Italia
Due proposte: embargo e signoraggio
EN - Eugenio Benetazzo and the future of Italy
Two proposals: embargo and seigniorage

Unicredit e l'aumento di capitale

ITA - Unicredit e l'aumento di capitale
Unicredito aumenta il capitale: che fare?
EN - Unicredit and the capital-raising
Unicredit's capital-raising: what to do?

Per Tremonti l'Italia sta meglio di altri paesi

ITA - Tremonti: l'Italia sta andando bene
Si chiude l'anno finanziario: Tremonti è ottimista per il 2009.
EN - Tremonti: Italy is doing well
At end of the financial year: Tremonti optimistic for 2009.

Cosa farà Obama nel 2009

ITA - Cosa farà Obama nel 2009
Non tutti sono fiduciosi su Obama.
EN - What will do Obama in the year 2009
Not everyone is confident about Obama.

Censura ad Anno Zero?

ITA - Benetazzo spiega cosa è successo ad Anno Zero
Per un cambiamento di programma ad Anno Zero, Eugenio Benetazzo non parla di Signoraggio e viene criticato in un suo convegno.
EN - Benetazzo explains what happened to Anno Zero
For a change of program at Year Zero, Eugenio Benetazzo did not speak of Seigniorage and is criticized in his conference.

L'eurodeputato Magdi Cristiano Allam

ITA - Sarà Magdi Cristiano Allam eurodeputato?
Potrebbero essere necessari 240.000 voti
EN - Will be Magdi Cristiano Allam European MP?
It may take at least 240,000 votes

Nuove moschee in Italia

ITA - Ci sono troppe moschee in Italia
Il pensiero di Boniver, Calderoli, Tettamanzi, Magdi Cristiano Allam, Maroni sulle moschee Italiane
EN - There are too many mosques in Italy
The thought of Boniver, Calderoli, Tettamanzi, Magdi Cristiano Allam, Maroni on Italian mosques

Settore automobilistico

ITA - Settore automobilistico in crisis
BMW, Chrysler, Crisi, Crisis, FIAT, GM, Honda
EN - Automotive crisis
BMW, Chrysler, Crisi, Crisis, FIAT, GM, Honda

Non faremo la fine dell'Argentina

ITA - Tremonti: "Altri faranno la fine dell'Argentina"
Tremonti, 'Social Card', Treasury stock, BCE e Argentina
EN - Tremonti: "Others will end as Argentina"
Tremonti, 'Social Card', Treasury stock, BCE and Argentina

Protagonisti per l'Europa Cristiana

ITA - Magdi Cristiano Allam crea un partito
Magdi Cristiano Allam fonda "Protagonisti per l'Europa Cristiana"
EN - Magdi Cristiano Allam creates a party
Magdi Cristiano Allam based "Protagonists for Europe Cristiana"

Magdi Cristiano Allam e l'islam

ITA - Magdi Cristiano Allam e l'islam
Magdi Cristiano Allam non vede convergenza tra islam e Cristianesimo
EN - Magdi Cristiano Allam and the islam
Magdi Cristiano Allam sees no convergence between islam and Christianity

Ache Ayman al-Zawahiri fa l'economista!

ITA - Ayman al-Zawahiri l'economista
Crisi finanziaria causata dalle guerre degli USA
EN - Ayman al-Zawahiri the economist
Financial crisis caused by the wars of U.S.

Berlusconi l'ottimista

ITA - Berlusconi l'ottimista
Berlusconi: più ottimismo per superare la crisi
EN - Berlusconi the optimistic
Berlusconi: more optimism to overcome the crisis

The Titanic Syndrome

ITA - La Sindrome del Titanic
Il piano economico del Governo: banche, lavoro, famiglie, ...
EN - The Titanic Syndrome
The government's economic plan: banks, jobs, families, ...

Perdita dei posti di lavoro (2)

ITA - Perdita dei posti di lavoro (2)
E il bollettino di guerra continua ...
EN - The loss of the jobs (2)
And the bulletin of war continues ...

Perdita dei posti di lavoro (1)

ITA - Perdita dei posti di lavoro (1)
E' un bollettino di guerra!
EN - The loss of the jobs (1)
It is a bulletin of war!

Financial crisis: the second stage?

ITA - Crisi finanziara: seconda fase?
Inflazione, deflazione, recessione: fase 2?
EN - Financial crisis: the second stage?
Inflation, deflation, recession: Phase 2?

La recessione in Italia

ITA - Benvenuta, recessione
La recessione più lunga dal dopoguerra
EN - Welcome, recession
The longest recession since the postwar period

La Turchia e l'UE

ITA - La Turchia e l'UE
Berlusconi vuole accellerare l'ingresso della Turchia nella UE
EN - Turkey and EU
Berlusconi wants to accelerate the integration of Turkey in EU

Berlusconi e lo scudo spaziale USA

ITA - Berlusconi e lo scudo spaziale USA
Berlusconi in Turchia e a Napoli
EN - Berlusconi and U.S. missile defense
Berlusconi in Turkey and in Napoli

Banchieri e bancarotta

ITA - Tremonti e le banche
Bancarotta? Banchieri a casa o in galera
EN - Tremonti and the banks
Bankruptcy? Bankers at home or in jail

Tremonti e la Cina

ITA - Tremonti il Cinese
Tremonti è diventato Cinese?
EN - Italy, USA and Somalia
Did Tremonti become Chinese?

Berlusconi, ottimista. incomtra Lula

Berlusconi optimistic ... strength!

Eugenio Benetazzo e la Cina

ITA - Eugenio Benetazzo parla della Cina
Stiamo regalando la nostra prosperità alla Cina. Parola di Eugenio Benetazzo
EN - Eugenio Benetazzo speaks about China
We are giving our prosperity to China. Word of Eugenio Benetazzo

La China investe: vuole crescere!

ITA - La China investe, il mondo no
La China investe 586 miliardi di dollari mentre il mondo soffre la crisi
EN - China invest, the world not
China invests 586 billion dollars while the world suffers the crisis.

"TheGuardian" il censore

ITA - "TheGuardian" il censore
"The Guardian" censura un commento su Veltroni e attacca Berlusconi
EN - "TheGuardian" the censor
"The Guardian" censor a comment on Veltroni and attacks Berlusconi

Veltroni chiama Obama "uomo nero"

ITA - Veltroni chiama Obama "uomo nero"
Veltroni alla radio "abbiamo creduta alla vittoria di quest'uomo nero [Obama]"
EN - Veltroni calls Obama "black man"
Veltroni on the radio "we have believed to win this black man [Obama]"

Berlusconi "l'unto del Signore"

ITA - Berlusconi "l'unto del Signore"
Berlusconi: "Io sono l'unto del Signore"
EN - Berlusconi "the anointed of the Lord"
Berlusconi: "I am the anointed of the Lord"

Obama è la verità"

ITA - Obama è la verità
La moglie di Obama: "mio marito è la verità".
EN - Obama is the truth
Obama's wife: "My husband is the truth."

Italia, USA e Somalia

ITA - Italia, USA e Somalia
Col consenso degli Stati Uniti gli Italiani hanno rovinato la Somalia.
EN - Italy, USA and Somalia
With consent of the United States, the Italians destroyed Somalia.

domenica 7 dicembre 2008

Google - URL indicizzati in una Sitemap

Con "Strumenti per i webmaster" di Google è possibile inviare la Sitemap di un sito per indicizzare le pagine web. Se il sito è nuovo può accadere che gli "URL indicizzati in una Sitemap" sono solo 1 o 2 mentre le pagine trovate nella Sitemap sono molte.
Non preoccupatevi: Google potrebbe impiegare 60 giorni per indicizzare gli URL trovati nella Sitemap.

martedì 2 dicembre 2008

Magdi Cristiano Allam fonda "Protagonisti per l'Europa Cristiana"

Magdi Cristiano Allam ha deciso di scendere in politica e fonda il partito "Protagonisti per l'Europa Cristiana".

No all'aborto, no al divorzio, no ai matrimoni gay, no alla ricerca sugli embrioni umani, no all'eutanasia. Sì a un nuovo modello di stato etico, basato su tre binomi «Verità e Libertà», «Fede e Ragione», «Valori e Regole».
Il nuovo partito politico si chiama "Protagonisti per l'Europa Cristiana" e si presenterà alle prossime elezioni Europee. "Protagonisti per l'Europa Cristiana" nasce a Fabrica di Roma in provincia di Viterbo. Secondo Magdi Cristiano Allam l'Europa "è in preda ad una deriva etica che si alimenta in una concezione materialista e consumistica della vita".
Per quanto riguarda l'islam lui dice: «Noi vogliamo convivere pacificamente con i musulmani come persone, nel rispetto delle regole che valgono per tutti, ma non vogliamo essere costretti ad accettare l'Islam come religione, Maometto come profeta e la Sharia come legge». Magdi Cristiano Allam si erge a paladino contro il materialismo e il consumismo.
"Protagonisti per l'Europa Cristiana" non è un partito religioso ma laico. Magdi Cristiano Allam sostiene che il Pdl è "anarchicò sul piano dei valori...".
Rocco Buttiglione (presidente del partito UDC) invita Magdi Cristiano Allam a fondersi: "Mettiamoci insieme. Ti aspettiamo".
Forti le critiche: "Magdi Cristiano Allam ha fondato un altro partito di destra integralista" ... "è un partito anacronistico".
Sono aperte le adesioni al nuovo partito.
Il link del partito è http://www.protagonistiec.it
Link1, Link2, Link3, Link4, Link5, Link6, Link7, Link8, ecc.

venerdì 21 novembre 2008

Il file sdpiosys.sys

Il file sdpiosys.sys si trova nella directory x:\windows\sustem32\drivers\ (dove x è il driver dove risiede Windows) ed è un Trojan. Io l'ho rimosso con AVG Anti-Virus Free.

sabato 8 novembre 2008

Financial Crisis Expert

Financial Crisis Expert è un sito/blog in lingua inglese.
Crisis Expert è un profeta della crisi finanziaria come Eugenio Benetazzo. Io lo seguo con attenzione. Il blog è ben fatto e vi si trovano molte novità economiche e finanziarie. Certo non è un ottimista! Ma, d'altronde le cose non stanno messe proprio bene!
Il link è http://www.berninger.de e lo consiglio soprattutto ai non esperti come me.

domenica 26 ottobre 2008

Referendum Costituzione Europea

Sul sito web http://x09.eu troverete tutte le informazioni per quanto attiene la richiesta di Referendum sull'accettazione o meno della Costituzione Europea. Facendo click su questo banner

Visit X09.eu

è possibile votare la richiesta di Referendum sulla Costituzione Europea. Molte sono state le adesioni di deputati del Parlamento Europeo. Ciò è avvenuto in maniera trasversale: sia di destra che di centro che di sinistra.

sabato 18 ottobre 2008

Eugenio Benetazzo

Ecco un articolo dell'economista "profeta" Eugenio Benetazzo. L'articolo di Stefano Lorenzetto pubblicato su Internet in questo link è tratto da "Il Giornale", se non erro!


19/03/2006
«Il Beppe Grillo dei poveri: «Con Prodi taglio delle pensioni e Bot congelati»
di Stefano Lorenzetto

Il Beppe Grillo dei poveri si chiama Eugenio Benetazzo ma, per un fatto di giustizia, i suoi genitori 32 anni fa avrebbero dovuto registrarlo all’anagrafe di Sandrigo (Vicenza) col nome Dow Jones. Per via dell’indice: come lo punta lui, non lo punta nessun altro. Contro le Borse, contro le banche, contro i politici, contro i petrolieri, contro tutti. Persino contro se stesso. Ha scritto un samizdat da 10 euro che sta andando a ruba: Duri e puri. Aspettando un nuovo 1929. Il libro si prefigge in copertina di spiegare «come salvare i propri risparmi e sopravvivere a un mutamento di scenario epocale senza precedenti». Per molto meno all’economista Paul Samuelson conferirono il premio Nobel.
Benetazzo fa il trader professionista, cioè l’operatore di Borsa indipendente. Vive sei mesi all’anno nel Veneto e sei mesi a Malta («ho portato le chiappe al sicuro nel caso che vinca la sinistra»), con frequenti soggiorni in terra elvetica. A chi gli chiede se è sposato, risponde: «Sì, con la sterlina. E mio suocero si chiama Franco Svizzero». La sua bravura, confida, «consiste nell’individuare livelli borsistici di entrata e di uscita, anche fulminea, su azioni, valute, indici e commodity», vale a dire i beni primari: grano, zucchero, cereali. In pratica è uno speculatore come Randolph e Mortimer Duke, gli spregiudicati finanzieri del film Una poltrona per due. Anzi, per essere più precisi, lui assomiglia a Billy Ray Valentine, il loro astuto manager nero interpretato da Eddie Murphy, che nel finale s’inchiappetta i due avidi vecchietti giocando d’anticipo sulle quotazioni del succo d’arancia congelato.
Però in questo momento Benetazzo è tutto preso dal nuovo ruolo di Beppe Grillo dei poveri. Gira l’Italia col suo «one man live show», spettacolo dal vivo che s’è scritto da solo e che recita da solo. S’intitola Blekgek. Ogni settimana inventa uno slogan per attirare il pubblico. A Thiene era Schiavi senza catene, alla ricerca della verità che vi renderà liberi dalla schiavitù del turbocapitalismo multinazionale. A Milano l’aveva un po’ asciugato: Duri e puri in tour. A Montegrotto Terme virava sul catastrofico: Prepàrati al peggio. Prima che tocchi tutte le 20 tappe previste – da Roma a Verona, da Piacenza a Pontedera – chissà quanti altri slogan avrà partorito la fervida immaginazione del protagonista. Il quale ovunque vada riempie le sale, anche perché il suo manicheismo lo dispensa gratis, a differenza del comico genovese che vende a 20 euro il biglietto d’ingresso meno caro.
Del resto ci vorrebbe un bel coraggio a farsi pagare dagli spettatori dopo avergli profetizzato, con un profluvio di cifre, percentuali e citazioni, l’esaurimento del petrolio, il rischio di un nuovo crac di Borsa simile a quello del 1929, il taglio delle pensioni e il blocco dei depositi bancari in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni del 9 aprile, il congelamento dei Bot e degli altri titoli di Stato, una super patrimoniale sulle case, l’esplosione della bolla immobiliare, nuovi disastri finanziari al cui confronto le truffe Cirio e Parmalat sembreranno marachelle da scolari. E quando non è impegnato in tournée a disegnare cupi scenari per le ansiose platee, Benetazzo tiene sermoni economico-politici su una propria emittente, Radio Wall Street, che si ascolta su Internet.
Ma quali competenze ha per fare tutto questo?
«Solo una laurea in economia aziendale conseguita all’Università di Modena e il mio lavoro in Borsa. Nessun pedigree familiare: padre dirigente di banca, madre impiegata statale».
Che significa Blekgek?
«È una storpiatura di black jack. Niente a che vedere col gioco d’azzardo: è il nomignolo con cui i petrolieri chiamano il maglio delle torri di perforazione. Tutto lo spettacolo verte sull’argomento più censurato al mondo: l’oro nero».
Censurato perché?
«Perché abbiamo raggiunto il picco di produzione del petrolio – 80 milioni di barili al giorno, pari a quasi 13 miliardi di litri – e d’ora in poi le estrazioni potranno solo calare. E se alla pianta, che è il capitalismo, viene a mancare la linfa, che è il petrolio, c’è poco da stare allegri. Per dare un’idea, quando John Davison Rockefeller, il più grande monopolista del passato, fondò nel 1870 la Standard Oil Company, l’offerta produttiva era di 5 milioni di barili l’anno. Oggi siamo arrivati a 29 miliardi di barili l’anno. Ma una quantità simile per il futuro ce la sogniamo. Per ragioni geofisiche e per problemi di raffinazione: il petrolio che resta nelle viscere della Terra è troppo ricco di zolfo».
Chi lo dice?
«Lo diceva Marion King Hubbert, geofisico della Shell, morto nel 1989, e lo conferma Colin Campbell, fondatore dell’Aspo, Association for the study of peak oil and gas, reputato il massimo esperto del settore. La produzione decrescerà bruscamente, con implicazioni macroeconomiche e sociali mai viste prime. L’offerta calerà del 3-4% l’anno, mentre la domanda continuerà a salire del 5-6%. Gli arabi dell’Opec ci hanno presi in giro sostenendo d’avere riserve per 50 anni. Ma pochi sanno che lo affermavano per loro tornaconto: più gonfiavano il dato sulle riserve e più erano autorizzati a esportare».
I «duri e puri» del suo libro chi sarebbero?
«Coloro che scelgono di fare informazione d’inchiesta. Mi sono improvvisato giornalista e opinionista, senza esserlo, per sopperire a un deficit di impegno civile della sua categoria. Gli argomenti di cui tratto nel mio show dovrebbero essere pane quotidiano a Porta a porta e nei tiggì».
Dice?
«Dico. Altrimenti non si spiegherebbe perché, da quando mi sono messo a girare l’Italia, insieme con tanti complimenti sto ricevendo anche un sacco di minacce. Tanto che a Thiene e a Pontedera la questura ha predisposto il pattugliamento del teatro».
Che cosa ci guadagna con questo show?
«Purtroppo nulla. Anzi, ci perdo».
Allora perché lo fa?
«Mi piace».
Si sente divo?
«Diciamo così. Forse un retaggio di quando, da studente universitario, facevo l’animatore nei villaggi turistici».
Che cosa le fa pensare che sia imminente un crollo delle Borse peggiore di quello che colpì Wall Street nel 1929?
«Le previsioni dei più quotati analisti indipendenti, che però non trovano spazio sui media».
Imminente quanto?
«Già il 2006 sarà molto critico. Questo lunedì s’inaugura la Iob, Iranian oil bourse, che per la prima volta nella storia quoterà il petrolio in euro anziché in dollari. Quindi gli investitori, anziché comprare un barile di brent per 60 dollari al Nymex di New York o all’Ipe di Londra, che finora sono state le due principali borse petrolifere mondiali, potranno acquistarlo a Teheran per 45 euro. L’Iran è il secondo produttore di greggio e la sua Iob ha avuto l’adesione del Venezuela, che è il terzo, governato dal marxista Hugo Chavez. È questa la vera bomba atomica che gli ayatollah stanno preparando: una caduta vertiginosa del dollaro».
Esiziale per l’economia statunitense.
«Tanto più se si considera che il deficit federale è ai massimi storici, appesantito dalle spese militari per le guerre in Afghanistan e in Irak, la seconda delle quali è già costata 250 miliardi di dollari. Si profila un brusco declino dell’egemonia planetaria della moneta americana. Questo evento, oltre che costituire un formidabile incentivo per un intervento militare contro l’Iran, farà da detonatore a un processo di deflazione valutaria, mobiliare e immobiliare. Che sarà aggravato in Eurolandia da un cospicuo rialzo dei tassi d’interesse. I due ritocchi all’insù di un quarto di punto decisi dalla Banca centrale europea il 1° dicembre e il 1° marzo non sono che un assaggio: nei prossimi nove mesi il costo del denaro è destinato a salire dal 2,50% al 3,50. Chi ha un mutuo a tasso variabile sulla prima casa cammina sull’orlo di un burrone. Nessun giornale lo ha scritto, ma in Giappone vi è stato un aumento del 35% dei suicidi: le vittime sono capifamiglia che, in seguito al rialzo dei tassi, non riescono a onorare il debito con la banca neppure vendendo l’immobile per cui hanno chiesto il prestito».
Ammesso che lei abbia ragione, che cosa consiglia al risparmiatore?
«Primo: estinguere i mutui. Secondo: fuggire da tutti gli investimenti mobiliari quotati in dollari. Terzo: comprare terreni. E oro. In questi giorni sta a 545 dollari l’oncia, due anni e mezzo fa ne valeva 200. Arriverà a 1.000».
Vabbè, ma se tutto salta in aria che se ne fa dei lingotti?
«Invece con euro e azioni che cos’ha in mano? Carta straccia. Chi erano i ricchi nel Medioevo? Coloro che possedevano terreni e oro. Fra cent’anni sarà la stessa cosa».
In alternativa?
«Comprare franchi svizzeri. La moneta elvetica è l’ultimo baluardo. Se si deprezza quella, torniamo all’età della pietra. Ma sarà l’ultima fortezza a cadere, perché è la cassaforte di multinazionali, dittatori, politici, lobbisti, mafiosi, trafficanti di armi, finanziarie di controllo e persino, non vorrei apparire irrispettoso, del Vaticano».
Franchi svizzeri? Ma se ha appena detto che le valute sono carta straccia.
«Be’, in Svizzera si possono trovare prodotti a capitale protetto e a rendimento garantito, quelli che nei Paesi anglosassoni chiamano umbrella funds: se piove, apri l’ombrello e non ti bagni».
Qualora alle elezioni del 9 aprile dovesse vincere l’Unione, che cosa accadrebbe?
«Un peggioramento della situazione competitiva del nostro Paese. Perché, da sempre, centrosinistra significa aumento della spesa pubblica e ingovernabilità politica».
È probabile a suo avviso un prelievo improvviso e coatto sui depositi monetari, come fece il premier Giuliano Amato spolpando i nostri conti correnti?
«E me lo chiede? Sarà anche più pesante, del 2-3%, altro che il 6 per mille del 1991. Tra gli Anni 70 e 90 la Dc prima e l’Ulivo poi hanno dato tutto a tutti. Adesso qualcuno deve pagare il conto. Ma quando non c’è più denaro, solo una cosa si può fare: non pagare. L’Italia non è messa meglio dell’Argentina. Quando vi fu il crac argentino, il rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo della nazione sudamericana era al 140%. Noi, nonostante il governo Berlusconi sia riuscito un po’ a ridurlo pur in presenza di una drammatica congiuntura internazionale, siamo quasi al 107. Ci servono 6 punti percentuali di Pil solo per pagare gli interessi sul debito pubblico. Ai tassi attuali».
Per cui?
«Romano Prodi taglierebbe le pensioni. In fin dei conti la Germania, che ha un rapporto deficit-Pil del 60%, le ha già ridotte del 25% e nel 2004 non ha corrisposto le tredicesime a statali e parastatali. Una bella riforma di sinistra che fu varata, senza manifestazioni di protesta né scioperi generali, dal cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder, che aveva per ministri gente come Joschka Fischer, ex fiancheggiatore dei terroristi rossi».
Nel suo show lei paventa anche il congelamento dei Bot.
«Sì. Sarebbe già una fortuna se questi signori restituissero a tranche, nel giro di tre anni e senza interessi, il valore nominale dei titoli di Stato».
E una super tassa sulle rendite finanziarie e sulle seconde case.
«Prime, seconde, terze. Sugli immobili in generale. Una super Ici, una super patrimoniale. È una democrazia parassitaria, la nostra, non parlamentare. Con due cancri in metastasi: il sistema bancario e quello politico. Non credo che oserebbero tassare i capital gain. A meno che ministro delle Finanze non diventi Fausto Bertinotti. Da Prodi mi aspetto anche un congelamento dei depositi bancari, col permesso di ritirare dai propri conti correnti solo 200 euro la settimana. Già visto in Argentina».
E altri scandali tipo Cirio e Parmalat.
«Spenga il registratore e le faccio il nome del prossimo grande gruppo che andrà a carte quarantotto». (Spengo. Lo fa. È un gruppo davvero grande).
La sua idea è che l’Italia sia un Titanic che ha già la stiva allagata.
«Precisamente. I passeggeri di terza classe ballano, mangiano, guardano La fattoria e il Grande fratello, inseguono l’ultimo modello di telefonino, progettano le prossime vacanze, e intanto i ricchi sono già saliti sulle scialuppe di salvataggio. Il tessile-calzaturiero, la meccanica, l’oreficeria, che erano il vanto del made in Italy, sono flagellati dalla concorrenza cinese. I piccoli imprenditori, ex operai arricchiti che non hanno mai aperto un libro in vita loro, arrancano in questi comparti ormai obsoleti, non possedendo le risorse intellettuali per lanciarsi nelle sfide del futuro, che sono le biotecnologie, l’energia, l’informatica, i trasporti di terza generazione».
Che cosa suggerisce?
«Come sul Titanic, azionare le pompe, cioè introdurre dazi doganali, non basterà a prosciugare la stiva dall’acqua. Però possiamo provarci: subito il blocco totale di tutte le importazioni di manifattura orientale. Idem per i prodotti che gli imprenditori italiani fanno assemblare in Cina per poi venderli qua. E poi ci vorrebbe una super imposta sui risultati d’esercizio delle banche, così il popolo si rimette in tasca i soldi del signoraggio».
Perché ce l’ha tanto con le banche?
«Perché dovrebbero avere finalità sociali e non lucrative. Sa quale importo arriva a concedere un istituto di credito veneto al cliente che si presenta a chiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa? Il 120%. Non sto scherzando. Ti comprano loro l’abitazione e in più ti offrono un 20% per le spese notarili, i mobili, la tinteggiatura, il trasloco e anche per la cassa da morto, aggiungo io. Ma si può? Se dieci anni fa mi fossi presentato a un direttore di banca a domandare un prestito senza avere in mano almeno il 50% del valore dell’immobile, sarei stato cacciato a calci nel sedere. Adesso è lui a insistere per riempirmi le tasche di soldi che non potrò restituire. Ieri ho ricevuto per posta una carta di credito mai richiesta: c’è sopra un fido rotativo di 2.500 euro. Dopo averli spesi, devo solo ricaricarla. Nel frattempo l’interesse è del 18%, al limite dell’usura».
Lo chiamano credito al consumo.
«Diciamocelo, una buona volta: gli italiani spendono denaro che non hanno. Si sono convinti di poter comprare a rate anche la Ferrari. I loro stipendi, prim’ancora d’essere accreditati sul conto corrente, sono già bruciati in rate per la casa, l’auto, il motorino, la Tv al plasma, il computer. È un’anomalia storica. I nostri genitori accantonavano, con sacrifici e rinunce, fieri di tramandare ai figli. Oggi i loro figli hanno sperperato la dote, devono intaccare il capitale per sopravvivere».
Comunque il mondo s’è ripreso anche dal crollo di Wall Street del ’29, mi pare.
«Dopo sei anni, però. Con la differenza che oggi sta finendo il petrolio. Viviamo in un’epoca in cui è il denaro che sposta gli uomini, non sono più gli uomini che spostano il denaro. È questa l’essenza della globalizzazione. Lo stadio terminale del turbocapitalismo».
Dopo che cosa ci attende?
«Un nuovo Medioevo. Un’era postindustriale in cui si tornerà a coltivare la terra con la zappa e il sudore della fronte. Perché lei deve spiegarmi come li muove, finito il petrolio, i trattori da 6.000 di cilindrata, 800 cavalli, 12 cilindri, e l’aria condizionata per il conducente. Mettendo i pannelli solari sulla cabina?».
E viene a dirmelo proprio lei, che vive di Borsa, quanto di più improduttivo e immateriale possa esistere?
«Esatto. Sono un parassita della società. Al pari di un politico. Però faccio meno danni».
Ha mai rovinato qualche cliente?
«Se per rovinato intende avergli fatto perdere più del 25% del capitale, no».
Quanto le basta al mese per vivere?
«Non più di 750 euro. E da due anni ho rinunciato ad avere un’auto. Altrimenti sarei incoerente».
Che cos’è il denaro per lei?
«Uno strumento per lavorare».

Link utili:
Sito ufficiale di Eugenio Benetazzo
Eugenio Benetazzo su YouTube

martedì 5 agosto 2008

"Apocalisse" del professore Aldo D'Amaro

Da "Il Nuovo Pontino" del mese di Agosto 2008 ecco un articolo sul professore Aldo D'Amaro:
"Apocalisse" - II professore Aldo D'Amaro, iscritto S.I.A.E., ha prodotto un cd musicale, "Apocalisse Number One", che contiene 11 brani compo­sti come si dice dalla A alla Z personalmente e cioè dalle parole del­le canzoni alle musiche, dall'esecuzione strumentale alla voce, dal­l'arrangiamento alla batteria e perfino all'etichetta. Il cd è in vendi­ta presso la libreria Odradek di Pomezia e al negozio Jolly Music di Ardea. Artista polivalente perché ricordiamo le numerose mostre di pittura che ha effettuato a Ferrara, Bologna, al Museo Nazionale d'Abruzzo, al Castello Piccolomini di Celano, all'E.RT. di Roma (quest'ultima riportata su tutti i quotidiani di Roma: il Messaggero, il Tempo, la Repubblica). Infine tra non molto stamperà un libro a cui sta lavorando da anni: "Il Figlio dell'Universo". (m.m.)

sabato 3 maggio 2008

Dichiarazione redditi (730): elenco contribuenti

Il Garante della Privacy (www.garanteprivacy.it) ha bloccato la pagina web del sito dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) dove era stato pubblicato l'elenco dei redditi di tutte le imprese e dei privati cittadini.
Il Peer to Peer non si è fermato: BitTorrent, eMule, WinMX, ecc. sono attivi e funzionanti.
Per questo è facile trovare sui tracker l'elenco dei contribuenti e il reddito dichiarato.
Senza scaricare i files (che sono tanti), mi accorgo che i dati riguardano SOLO i contribuenti di Roma, Milano, Napoli e altre piccole e medie città, ma non tutti gli abitanti d'Italia (che sono tanti).
Blogs, giornali, opinionisti stanno nel frattempo discutendo sulla liceità della pubblicazione dell'elenco. Le opinioni le trovate su Internet.
Pare, comunque, la pubblicazione dell'elenco dei contribuenti NON è una novità; è una novità che l'elenco sia pubblicato sul web!
Staremo a vedere!

martedì 1 aprile 2008

Voto disgiunto

Il voto disgiunto si ha quando un elettore vota alla Camera un partito e al Senato un altro Partito. Il voto è disgiunto anche quando la votazione riguarda altre entità: Regioni, Province, Comuni. A onor del vero, che io mi ricordi, al Senato il voto è stato spesso disgiunto! Infatti il Senato ha destato sempre "poco interesse" (lo metto tra virgolette) rispetto al forte interesse politico che ha la Camera. Il candidato al Senato è sempre stato, mi ricordo, meno presente rispetto al candidato alla Camera. Con l'attuale sistema elettorale il Senato è di rilevante importanza. Lo si è visto durante il secondo Governo Prodi dove addirittura era fondamentale la presenza del Senatore a vita!
Perché uno del PD (Partito Democratico) dovrebbe votare alla Camera il PD e al Senato la Sinistra Arcobaleno (voto disgiunto)? Perché, mentre alla Camera è battaglia persa (i numeri sono numeri!), al Senato la Sinistra Arcobaleno, con una buona affermazione, toglierebbe seggi più al PdL che al PD. Ma attenzione! Il calcolo è solo su base regionale e vale nelle regioni "rosse" dove il PD supera il PdL. In questo modo ad esempio si toglierebbe ad esempio un seggio al PD e due o tre al PdL. Risultato finale: al Senato il PdL non avrebbe la maggioranza dei seggi necessari per governare.
Già Veltroni ha dichiarato di essere sfavorevole al voto disgiunto anche se questo porterebbe "vantaggi" al PD.
Io personalmente ritengo il voto disgiunto un furbata senza senso perché significa votare NON eleggere.